Nell'ottobre 1989 l'OS&N (Olivetti Systems & Networks), la divisione focalizzata sui sistemi e sulle reti informatiche, presenta IBIS (Integrated Business and Information System), una nuova piattaforma applicativa per l'ufficio. Per problemi di copyright in alcuni mercati il prodotto in seguito viene ribattezzato IBIsys.
Potrebbe sembrare una delle tante soluzioni di software applicativo che tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 accompagnano la rapida evoluzione del mercato nella delicata fase di transizione dai sistemi proprietari verso i sistemi aperti. In realtà, IBIsys rappresenta per Olivetti uno sviluppo molto significativo: è il segno di una svolta, di una nuova strategia di marketing che corrisponde a una mutata visione del mercato e degli sviluppi dell'offerta sistemistica.
Dall'office automation all'office information system
Nel corso degli anni '80 l'esplosiva crescita del mercato dei personal computer, lo sviluppo delle reti informatiche e l'offerta di sempre più sofisticate soluzioni applicative aveva reso agevoli elaborazioni prima impensabili, ma allo stesso tempo aveva fatto sorgere nuove esigenze per una gestione più razionale ed efficace delle enormi quantità di dati e informazioni divenute accessibili grazie all'informatica.
Gli strumenti di office automation fino ad allora sviluppati non erano pienamente rispondenti ai bisogni di imprese che in quegli anni tendevano sempre più ad adottare strutture organizzative di tipo decentrato e reticolare.
Per queste imprese i tradizionali strumenti di produttività individuale - programmi di word processing, fogli elettronici, personal database, strumenti per il disegno grafico, ecc. - per vari motivi non erano più sufficienti. In genere non erano realmente integrati tra loro e ogni applicativo offriva la possibilità di compiere determinate elaborazioni separatamente da quanto si poteva fare con altri programmi. Mancava poi la possibilità di una efficace interazione tra le elaborazioni compiute da una struttura aziendale e quelle compiute dalle altre strutture; mancava, cioè, una gestione dinamica, non statica, delle informazioni che devono poter circolare nell'impresa come un flusso continuo soggetto a molteplici elaborazioni. Senza contare che cresceva anche il bisogno di strumenti di software non solo di tipo general purpose, ma personalizzati, capaci quindi di rispondere alle esigenze specifiche dei diversi settori economici.
Sul finire degli anni '80 il mercato - e grazie a IBIsys anche l'Olivetti - compie un salto di qualità e dall'office automation si passa all'era dell'office information system.
E' un approccio nuovo, in quel momento appena emergente, ma che in breve tempo dimostra di poter divenire l'ambiente tipico del lavoro d'ufficio degli anni '90. Non più singoli programmi per specifiche elaborazioni, ma una piattaforma software che offra ampie possibilità di integrazione e connettività delle singole soluzioni applicative; una piattaforma che garantisca anche uniformità dell'interfaccia utente, indipendentemente dall'hardware utilizzato; una piattaforma che non gestisca solo gli strumenti di produttività individuale, ma che si estenda ai servizi di data processing (ad esempio, servizi di gestione del personale, servizi anagrafici, ecc.) ed è aperta anche ad applicativi sviluppati da terze parti (fornitori esterni di software applicativo).
IBIsys, una piattaforma aperta e modulare
IBIsys risponde a tutte le caratteristiche citate ed è quindi un tipico esempio di office information system: in particolare si presta allo sviluppo di soluzioni specifiche per specifici mercati verticali o settori di attività: amministrazioni pubbliche, varie industrie, banche, assicurazioni, servizi del terziario avanzato, ecc.
IBIsys è basato su OSA (Open System Achitecture), l'architettura informatica aperta con cui l'Olivetti - attraverso i sistemi della linea di minicomputer LSX 3000 (1987) e in seguito LSX 5000 (1991) - propone il superamento del concetto di sistema proprietario. Ciò grazie alla nuova versione di Unix System V, in Olivetti chiamato X/OS, derivato dal sistema operativo originariamente sviluppato presso i laboratori dell'americana AT&T, con cui l'Olivetti aveva stretto fin dal 1984 un'importante alleanza strategica.
Con questa architettura IBIsys può integrare una grande varietà di hardware di produttori diversi ed è in grado di offrire condizioni ottimali di connettività e comunicazione essendo compatibile con i diversi standard de jure (ISO/OSI) e de facto (es. SNA) esistenti sul mercato.
Rispetto alle soluzioni di office information system della concorrenza IBIsys si caratterizza per il suo particolare meccanismo di "cooperative processing". Con questo meccanismo la capacità di elaborazione del sistema non è concentrata unicamente nel server che coordina i vari posti di lavoro (personal computer o workstation) collegati in rete locale, ma in parte è anche decentrata nei posti di lavoro, riservando al server solo il compito delle elaborazioni più complesse che comportano tempi di attesa più lunghi. In questo modo vengono ottimizzati i tempi di elaborazione.
IBIsys è uno strumento modulare che si compone di un kit di base e di una serie di strumenti opzionali, eventualmente sviluppati da fonti diverse, che possono essere aggiunti in fasi successive. Tra i principali componenti di IBIsys vi sono:
> X-Manager: è il programma che nel sistema gestisce l'accesso alle applicazioni e lo scambio delle informazioni tra le unità collegate in rete. X-Manager garantisce anche un'interfaccia unica tra le varie applicazioni integrate; applicazioni che possono anche essere create direttamente dall'utente utilizzando uno strumento chiamato Toolkit;
> X-Index: è un programma per la rapida archiviazione e ricerca dei documenti; può gestire oggetti come testi, tabelle, grafici o immagini indipendentemente dall'applicativo o dal sistema operativo utilizzati;
> X-Mail: è uno strumento di posta elettronica conforme agli standard ISO/OSI X.400, prezioso in una fase del mercato in cui la diffusione di massa di Internet non è ancora cominciata;
> X-Writer: programma di scrittura professionale;
> X-Data: programma di integrazione delle funzioni di data processing e di presentazione dei dati; offre un'interfaccia semplice ma potente verso un database relazionale SQL;
> X-Print, per la gestione della stampa;
> X-Diary, programma di agenda elettronica.
A questi strumenti si aggiungono i vari programmi di produttività individuale e i programmi sviluppati ad hoc per specifiche esigenze del cliente, ad opera o dell'Olivetti o di terze parti o direttamente del cliente stesso. Senza contare che l'Olivetti sviluppa la piattaforma in modo dinamico e quindi con il passare del tempo IBIsys si arricchisce di nuovi componenti opzionali, come nel caso del pacchetto Workflow (1992) che favorisce l'integrazione dei processi aziendali con l'obiettivo di ottimizzare i flussi del lavoro e la circolazione dell'informazione nell'impresa.
Il giudizio degli analisti e l'accoglienza dei mercati
L'annuncio di IBIsys è accolto positivamente dagli analisti del mercato informatico. Gartner Group, ad esempio, classifica IBIsys come tipico prodotto di terza generazione dell'automazione d'ufficio, in quanto soddisfa cinque requisiti fondamentali: ha un'interfaccia grafica object-oriented (l'utente si concentra sull'informazione, piuttosto che sullo strumento che la elabora), si basa su una architettura client/server e mixed-object (capace di gestire informazioni di tipo diverso all'interno dello stesso documento), facilita l'integrazione degli applicativi e aderisce ai principali standard di mercato.
Anche il mercato si mostra molto interessato alla nuova piattaforma, ma per l'Olivetti i risultati concreti non sono immediati. Le applicazioni di office information system teoricamente possono essere adottate da qualsiasi tipo di impresa, ma di fatto interessano principalmente le grandi imprese che presentano strutture organizzative e gestionali complesse; in questi ambienti i tempi necessari per definire le soluzioni applicative più idonee inevitabilmente non sono brevi.
Con il binomio OSA e IBIsys l'Olivetti mostra una eccellente e tempestiva visione degli sviluppi del mercato: è infatti una delle prime aziende informatiche che abbraccia la logica dei sistemi aperti. I risultati di mercato non saranno tuttavia proporzionati alla validità di questa scelta strategica, che consentirà comunque all'Olivetti di definire in modo più flessibile ed efficace un'offerta sistemistica adeguata alle esigenze dei vari mercati verticali.