La nascita dei Servizi Sanitari di fabbrica
La volontà di aiutare e rendere più semplice la vita dei propri dipendenti è testimoniata in Olivetti dall’importanza ricoperta dai Servizi Sociali aziendali. I primi interventi in questo senso risalgono già all’epoca di Camillo Olivetti, e quindi fin dai primi tempi di vita della sua “ditta”, e proseguiranno per molti anni, toccando i settori più diversi: la famiglia, i bambini, i trasporti, le case per i dipendenti, la sanità.
Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, i primi provvedimenti a favore dei lavoratori della Olivetti consistono nell’istituzione, nel 1909, della prima mutua aziendale, della quale possono usufruire nella stessa misura sia gli operai e gli impiegati, che la dirigenza. Col passare degli anni gli interventi si allargano e diventano più sistematici, fino a quando, all’inizio degli anni ’30, nascono i Servizi Sanitari di fabbrica, che hanno l’obiettivo di assicurare adeguate cure mediche a tutti i dipendenti dell’azienda e ai loro familiari. La sede dei Servizi Sanitari è situata a Ivrea nei pressi dello stabilimento principale e al suo interno si possono trovare diverse sezioni, ognuna dedicata ad una particolare attività: una piccola biblioteca scientifica a disposizione dei medici, un impianto di aerosolterapia, un gabinetto radiologico, una sala per le iniezioni, uno studio dentistico…
L’organico dei Servizi Sanitari garantisce un’assistenza medica ad ampio raggio, per cui i dipendenti (e i loro familiari) hanno la possibilità di rivolgersi in ogni momento a medici generici, odontoiatri, medici specialisti che, in maniera del tutto gratuita, provvedono alle cure necessarie o indirizzano i pazienti verso strutture sanitarie più adeguate. Solo i dipendenti di categoria più alta e i dirigenti sono esclusi parzialmente o totalmente da questi benefici: l’intento dei Servizi Sanitari è infatti quello di venire incontro a quei dipendenti che hanno maggiori problemi economici.
Dalla visita di assunzione al Convalescenziario
I compiti dei Servizi Sanitari sono molteplici e cominciano dalle visite mediche di assunzione alle quali vengono sottoposti tutti gli aspiranti dipendenti Olivetti. Una volta assunti in azienda, i lavoratori potranno usufruire di altri servizi, come le visite periodiche generali oppure gli esami di controllo per coloro che si sono assentati dal lavoro a causa di una malattia o di un infortunio. Inoltre, per quegli ammalati che non possono lasciare la loro abitazione, sono previste visite a domicilio, sempre gratuite.
Un altro compito dei Servizi Sanitari, svolto dal medico di fabbrica, consiste nel controllare che l’ambiente di lavoro rispetti tutte le norme igieniche e preveda delle apparecchiature in grado di mantenere le condizioni ideali in cui lavorare (ad esempio, impianti di aspirazione nei locali in cui si producono polveri ed esalazioni nocive).
Un’altra ampia sezione dei Servizi Sanitari è dedicata all’assistenza in caso di infortuni sul lavoro: una struttura adibita al pronto soccorso interviene nei casi più gravi per offrire le prime cure e nel caso di infortuni di natura più leggera per seguire gli infortunati fino alla guarigione.
Un compito particolarmente importante dei Servizi Sanitari è legato all’assistenza delle donne sul lavoro: nel 1941, infatti, entra in vigore il regolamento ALO (Assistenza Lavoratrici Olivetti) che assicura le dipendenti durante la gravidanza e i mesi di allattamento, tramite una serie di visite e l’assistenza del consultorio prenatale, dell’ambulatorio pediatrico e del consultorio lattanti, quest’ultimo aperto sia alle dipendenti che alle moglie dei dipendenti.
Dei Servizi Sanitari fa parte anche il Convalescenziario, struttura situata sulla collina di Burolo (TO), nelle vicinanze di Ivrea. Questo impianto ospita tutti quei dipendenti (e a volte anche i loro familiari) che escono dal sanatorio dopo aver affrontato un ricovero e permette loro di trascorrere la convalescenza in un ambiente salubre e piacevole, per un periodo che va da un minimo di 20 giorni a un massimo di 6 mesi. La capacità del Convalescenziario è di 22 unità
Il Fondo di Solidarietà Interna
Con l’introduzione delle assicurazioni obbligatorie tutti i dipendenti Olivetti sono ovviamente iscritti ai vari istituti assicurativi e previdenziali dello Stato, vale a dire l’INAM (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro le Malattie, che nasce intorno alla fine degli anni ‘40), l’INPS e l’INAIL. I dipendenti Olivetti, però, possono usufruire anche di ulteriori previdenze stabilite dai vari Fondi di Solidarietà Interna (FSI) istituiti presso le diverse sedi dell’Azienda a partire dal 1° aprile 1960. Questi Fondi hanno lo scopo principale di integrare le insufficienti o incomplete prestazioni degli istituti nazionali: si tratta quindi di un’iniziativa che non intende sostituire i servizi pubblici già presenti, bensì integrarli intervenendo dove l’assistenza risulti meno adeguata al particolare tipo di lavoro e alle necessità obiettive dei dipendenti.
I lavoratori Olivetti alimentano il Fondo di Solidarietà con un contributo individuale mensile (inizialmente pari a 250 lire) che si aggiunge a quello più consistente versato dall’azienda (750 lire). Il Comitato Amministrativo dell’FSI è composto da due membri della Direzione e da tre rappresentanti dei lavoratori, che hanno la facoltà di proporre modifiche allo Statuto e al Regolamento, per adeguarli alla realtà dei problemi assistenziali che essi stessi possono rilevare.
L’importanza e l’estensione dei servizi sanitari aziendali con il passare degli anni viene lentamente ridimensionata, come logica conseguenza delle migliorate condizioni economiche dei lavoratori e del rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale, che in molti campi rende superflua l’esigenza di una struttura privata nata proprio per sopperire alle assenze e carenze della sanità pubblica.
Videogallery
Infermeria di fabbrica (1951,15' 51")
Filmato della "playlist Olivetti" pubblicata su Youtube dall'Archivio Nazionale del Cinema d'Impresa,
a cui l'Associazione Archivio Storico Olivetti ha affidato la conservazone delle sue pellicole storiche.
Al termine del filmato la visione prosegue in modo automatico con i successivi titoli della playlist