Descrizione |
“L’architetto sa che la sua opera è inscindibile, indissolubile dall’ambiente: a questa condizione nessuno potrà sfuggire. Il rapporto tra l’architetto e la sua comunità diventerà la sua legge, la sua coscienza morale.” “E non resta all’infelice città che ricorrere quando è ormai troppo tardi a clamorose e decorative lotte contro i rumori, a costosissimi sventramenti, all’uso indiscriminato, incontrollato e caotico dell’elemento verticale, i quali rimangono i sintomi più appariscenti di una concezione e di una strategia urbanistica errata" (64 pagine). |