Riproduzione vietata - Foto in "Servizi e assistenza sociale di fabbrica", Olivetti spa, 1963
In una zona – un tempo periferica – a sud della città di Ivrea, racchiusa tra la statale per Torino e la collina di Montenavale, nel 1943 viene costruita una casa progettata da Ugo Sissa su incarico della Olivetti: è l’inizio del futuro quartiere di Canton Vesco. Altri edifici seguono nel dopoguerra ad opera degli architetti Sissa, Lauro, Nizzoli e Fiocchi. Gli ultimi due, in particolare, progettano una serie di edifici, replicati varie volte nella zona, che - ricorrendo anche ai finanziamenti di INA-Casa e dell’Istituto Autonomo Case Popolari - nel corso della prima metà degli anni ’50 completano gran parte del quartiere. Gli ultimi edifici sono costruiti tra il 1967 e il 1977 con progetti di Tarpino e Cascio: comprendono anche due case di 7 piani abitati – il limite massimo consentito dalla normativa edilizia in questa zona. Il quartiere è progettato per essere semi-autonomo ed è quindi dotato di varie infrastrutture di servizio, tra cui un asilo, progettato da Ridolfi, la chiesa, opera di Nizzoli e Oliveri e la scuola elementare di Ludovico Quaroni. La foto presenta lo scorcio di alcune case del quartiere.